Che cos’è l’Epifania?

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Oggi Oggi è l'Epifania, il giorno che è stato sul calendario della chiesa almeno dal IV secolo, in ricordo della prima apparizione di Cristo ai Gentili, che erano i magi. Ma chi erano? Matteo ci parla di questi misteriosi viaggiatori orientali che si presentano a Gerusalemme in cerca del “re dei Giudei che è nato” (Matteo 2:2). Perché hanno un posto nella storia della redenzione? Immagino che tutti noi abbiamo familiarità con il presepe in cui ci sono tre magi riuniti intorno alla mangiatoia con Maria, Giuseppe e alcuni pastori.

Come possiamo vedere dalle Scritture, però, i magi non erano presenti alla nascita di Cristo. Dobbiamo separare realtà e finzione. Inoltre, la Bibbia non dice che c’erano tre magi. Dice che c’erano tre doni: cioè,

·      oro, il metallo più prezioso allora conosciuto dall'uomo, e un comune simbolo di regalità,

·      incenso, una resina costosa e profumata, usata nel tempio, e

·      mirra, un regalo curioso per un re appena nato, perché era usato come antidolorifico. Ricorda il fatto che quando Gesù fu crocifisso, gli fu offerta un mix di mirra e vino per attenuare il dolore, ma lui l’ha rifiutato.

In realtà, i magi più probabilmente arrivarono a Gerusalemme in un gruppo numeroso, con un gran numero di assistenti e guardie, come un piccolo esercito. I magi erano i principali studiosi della Babilonia e della Persia ed erano i consiglieri di re e sovrani. Erano specialisti nell'interpretazione dei sogni e nella magia. Ma hanno anche servito come scienziati, matematici, medici ed esperti legali. Ricordi nel libro di Daniele quando Nabucodonosor ebbe il suo sogno? Radunò i suoi magi. In seguito, fece di Daniele il capo di tutti i magi di Babilonia. Questo ci dà un indizio per capire come questi magi sapessero della nascita del re davidico.

Si aspettavano anche una stella alla sua nascita. C’è una profezia nel libro dei Numeri: “un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele” (Numeri 24:17). Come studiosi di testi antichi, i magi evidentemente conoscevano questa profezia. La stella è stata collegata a Gesù, che ha detto, nel Libro del l’Apocalisse: «Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino» (Apocalisse 22:16). Ecco perché i magi hanno detto a Erode: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adoralo» (Matteo 2:2).

Poi, Matteo ci dice: “Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono e…offrirono dei doni” (2:10-11). Questo è ciò che produce la vera fede in Cristo: gioia, devozione e offerta! La vera fede in Cristo porta all’adorazione di Cristo. È così per ogni persona che vuole vedere Gesù. Chi vuole vedere Gesù non sarà rifiutato!

Questi magi hanno viaggiato molto. Se venivano da Babilonia seguendo la  principale via commerciale, significa che avevano attraversato circa 1300 chilometri. Probabilmente ci vollero almeno 40 giorni. È stato un viaggio costoso e scomodo. Tuttavia, erano decisi ad andare ad adorare Cristo!

Perché? Perché Gesù ne è degno! Quando capiamo chi è Gesù e cosa ha fatto per noi, adorarlo e servirlo non è un peso! Quando riconosciamo che il Dio Figlio è venuto nel mondo per pagare l’alto prezzo della nostra salvezza, vogliamo seguirlo! Quando sentiamo che colui che non ha conosciuto peccato è diventato peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui, i nostri cuori sono pieni di gratitudine.

Quando crediamo al Vangelo, il culto settimanale non è faticoso e fastidioso, ma un piacere. Diventa la massima priorità, perché questo è il luogo in cui incontriamo Gesù, nella sua Parola, nel suo sacramento e nella comunione del suo popolo! Inoltre, quando il Vangelo è comunicato ai nostri cuori, inizia a trasformarli. Vogliamo seguire Gesù ogni giorno della nostra vita. Come i magi, rispondiamo a Gesù in fede, adorazione e devozione – non solo ogni domenica, ma ogni giorno!

Perché? Perché Gesù ne è degno! Il Signore è degno di lode. È degno della nostra ubbidienza. È degno dei nostri doni e della nostra devozione, avendoci amato e avendo dato se stesso per noi.

Come disse il pastore anglicano del XIX secolo J.C. Ryle, la fede dei magi “merita di essere affiancata a quella del ladro penitente. Il ladro vide qualcuno morire per la morte di un criminale, eppure lo pregò e «lo chiamò Signore». I magi videro un bambino in grembo a una povera donna, eppure lo adorarono e confessarono che era Cristo ... Camminiamo sui passi della loro fede. Non vergogniamoci di credere in Gesù e confessarlo, anche se tutto intorno a noi rimane indifferente e incredulo. Non abbiamo forse mille volte più prove di quelle che avevano i magi, per farci credere che Gesù è il Cristo?"

Buona Epifania!

~ Rev. Michael Brown, il pastore della Chiesa Riformata ‘Filadelfia’ di Novate Milanese

Michael Brown

Rev. Michael Brown è il pastore della Chiesa Riformata Filadelfia e Ministro della Parola e dei Sacramenti dalle United Reformed Churches of North America (URCNA). È l’autore di molti articoli e diversi libri, tra cui Il vincolo sacro: Introduzione alla teologia del patto (2012), Christ and the Condition: The Covenant Theology of Samuel Petto (2012) e 2 Timothy: commentario espositivo sul Nuovo Testamento (2022).

© ligonier.org, © Chiesa Riformata Filadelfia

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