“La festa settimanale: Il quarto comandamento”

Oggi, un tema controverso tra i cristiani è quello del giorno del riposo. Per molti credenti, il Quarto Comandamento non ha più validità, poiché – secondo loro – Cristo aveva abolito la legge. Allora, è vero che in origine i Dieci Comandamenti facevano parte del patto Mosaico che fu adempiuta da Cristo. Però, Gesù disse: «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento» (Matteo 5:17). Sebbene Cristo abbia adempiuto tutta la legge per mezzo della sua vita, morte e risurrezione e noi non siamo sotto il patto Mosaico, la sostanza dei Dieci Comandamenti continua ad essere valida per noi oggi. Come cristiani, abbiamo il dovere di rispettare la legge morale, riassunta nei Dieci Comandamenti, ed il Quarto Comandamento non fa eccezione.

È necessario osservarlo dal punto di vista del Nuovo Patto per comprendere quali dei suoi aspetti continuino ad essere in vigore. Voglio presentare tre ragioni per cui i cristiani dovrebbero vedere il Giorno del Signore – cioè la domenica – come un dono di Dio da godere, e una parte necessaria della nostra crescita come discepoli.

Il giorno del riposo fonda le sue radici nella creazione

 Molti cristiani pensano che il giorno del riposo sia qualcosa esclusivamente per la nazione d’Israele durante l’antico patto con scarsa applicazione per i credenti del nuovo patto. Tuttavia è importante per noi capire, che il giorno del riposo precede i Dieci Comandamenti. Non ebbe origine sul Monte Sinai quando Dio diede la sua legge a Israele, ma nella creazione. Il Signore ha reso chiaro questo punto nel Quarto Comandamento:

 «poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo è lo ha santificato» (Esodo 20:11).

Nella creazione, Dio ha istituto un modello “sei più uno” secondo il quale gli uomini dovrebbero vivere. Il ritmo di un giorno del riposo ogni settimana è una parte del modo in cui noi, come rappresentanti dell’immagine di Dio, rispecchiamo la natura santa del nostro Creatore. I primi capitoli del libro della Genesi ci mostrano tre modi principali con cui Dio ci ha creati per imitarlo.

Il primo modo è nel nostro dominio sulla creazione. Come Sovrano dell’universo, Dio ha creato gli uomini per essere i suoi vice-governanti sulla terra:

«Sii fecondo, moltiplica, riempi la terra e sottomettila, e domina sui pesci del mare e sugli uccelli dei cieli e su ogni essere vivente che si muove sulla terra» (Gen 1,28; cfr. Sal 8).

Il secondo modo per imitare Dio è nel nostro lavoro sulla terra. Genesi 1-2 ci dice che Dio ha iniziato, creando i cieli e la terra e riempiendoli con cose buone. Nello stesso modo ha chiamato coloro fatti a sua immagine a lavorare. Lui «prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse» (Genesi 2:15). Adamo sarebbe stato un giardiniere e un guardiano del giardino, ed Eva sarebbe stata la sua aiutante. Le nostre vocazioni lavorative ci forniscono l’opportunità di imitare Dio per sua gloria.

Il terzo modo in cui riflettiamo Dio è nel riposo sabatico settimanale. Proprio come la Bibbia ci dice che Dio lavorò in quelli che sono descritti come sei giorni, ci dice anche che si riposò il settimo giorno:

«Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta». (Gen 2.2-3).

Questo bellissimo ritmo di “sei più uno” fa parte della creazione. Come governare sul creato e lavorare nel mondo, riposare nel giorno del riposo è una parte importante dell’essere umano.

Il giorno del riposo ci dona “un giorno di mercato per l’anima”

 Mi spiego. “Giorno di mercato per l’anima” era un termine usato da alcuni cristiani riformati nel diciassettesimo secolo per riferirsi al giorno del riposo. Descrive molto bene il dono settimanale che Dio ci ha dato. Dio ci mette a disposizione sei giorni ogni settimana per lavorare e soddisfare le nostre vocazioni nel mondo – sei giorni per andare al mercato, per così dire, per il corpo. Il settimo, invece, è una pausa benedetta da tutte le attività. Ogni settimana riceviamo un’intera giornata per prenderci cura delle nostre anime mentre ci ritiriamo dal rumore e dal ronzio della cultura e ci riuniamo come comunità del patto. È un giorno di riposo, adorazione e comunione con i santi.

Questo è il motivo per cui Dio comandò a Israele di raccogliere la manna per sei giorni, ma di smettere di raccoglierla nel sabato, poiché era «un giorno solenne di riposo: un sabato sacro al Signore» (Esodo 16.23 – notate che ciò accadde prima che Dio desse la sua legge sul Monte Sinai). Dopo 400 anni in Egitto, avevano bisogno che i loro pensieri fossero rimodellati e i loro passi reindirizzati. Piuttosto che riempire il giorno del riposo con più lavoro e più attività frenetiche, Israele doveva andare presso le acque tranquille e riposare.

Lo stesso vale per noi nel nuovo patto. Abbiamo bisogno di essere rimodellati nel nostro modo di pensare. Abbiamo bisogno di essere catechizzati dalla Parola di Dio, e non dallo spirito dell’età in cui viviamo. Il mondo ci dice: “È il tuo fine settimana. Fai quello che vuoi”. I nostri cuori peccaminosi dicono: “È la mia vita. Farò come voglio”.

Ma Dio ci dice: “Tu sei mio. Ti ho comprato a caro prezzo. Ti amo e ti darò ciò che è meglio per te”. Quando barattiamo il giorno del riposo in cambio di intrattenimento, consumismo e ambizione, non solo ci perdiamo questo dono che Dio ci ha dato di godere, ma ci conformiamo a questo presente secolo malvagio e non riusciamo ad essere sale e luce del mondo. Dio sa quello che è meglio per la nostra vita, molto più di noi. Ci ha dato un giorno per astenerci dai nostri impegni folli e dalle nostre vite frenetiche per trovare ristoro presso i suoi verdi pascoli. Ci guida lungo acque tranquille mentre ci conduce ai suoi mezzi della grazia, aprendo la sua mano per darci i suoi buoni doni. Incoraggia la nostra anima con la sua Parola e i suoi sacramenti. Nel mezzo di questa epoca selvaggia, prepara per noi un banchetto ogni settimana. Ci benedice con la comunione dei santi, dandoci una famiglia nella sua casa. Perché dovremmo riempire questo giorno di festa con più attività?

Il giorno del riposo ci rivela l’obbiettivo celeste

Comandando a Israele di osservare il giorno del riposo, il Signore stava in un certo senso riproponendo i suoi comandamenti ad Adamo. Il giorno del riposo fu dato ad Adamo per indirizzarlo al riposo eterno e celeste che sarebbe stato suo se fosse rimasto fedele al patto che Dio aveva fatto con lui. Fin dal principio, l’esistenza umana si stava muovendo verso il compimento, cioè la vita glorificata in un mondo glorificato, libero dal peccato e dalla morte. Sebbene non sappiamo quante settimane Adamo abbia vissuto nel Giardino, sappiamo che ogni settimo giorno è stato per lui un promemoria di qualcosa di più grande che sarebbe stato suo se avesse obbedito alle condizioni del Patto delle Opere. Ogni settimo giorno lo guidava verso il riposo sabbatico glorioso ed eterno del cielo.

 Israele doveva imparare questa lezione osservando il giorno del riposo. Sebbene Adamo avesse fallito nel Giardino come nostro rappresentante federale, rendendo impossibile a qualsiasi essere umano (compresa la nazione di Israele) di ottenere la vita glorificata attraverso l’obbedienza, il giorno del riposo rimase un promemoria settimanale che ci ricorda che all’orizzonte c’è qualcosa di più grande. Ogni giorno del riposo nel deserto indicava a Israele la Terra Promessa di Canaan, che era una immagine di quel sabato glorioso ed eterno del cielo. Questa è l’interpretazione che lo scrittore agli ebrei da al giorno del riposo quando dice:

«Rimane dunque un riposo sabbatico per il popolo di Dio» (Ebrei 4:9).

Nella pienezza dei tempi, Cristo venne come il secondo Adamo e compì l’opera che il primo Adamo non riuscì a fare. Venne come il vero Israele, senza mai trascurare o disobbedire a nessuno dei comandi di Dio. Ha adempiuto a tutte le prescrizioni della legge per il suo popolo attraverso la sua obbedienza, guadagnando così per noi la giustizia di cui avevamo bisogno per essere accettabili davanti a Dio. Ha tolto la maledizione da noi, diventando egli stesso maledizione per noi, i nostri peccati sono stati posti su di lui e ha subito l’ira di Dio al posto nostro. Essendo risuscitato dalla morte il primo giorno della settimana, Cristo ha inaugurato la nuova creazione. La risurrezione di Cristo ha invertito la maledizione della creazione. Ora il primo giorno della settimana rappresenta la nascita della nuova creazione, indicando l’inizio della settimana eterna di Dio.

 Inoltre, è stato nel primo giorno della settimana che Dio ha riversato il suo Spirito sulla chiesa del nuovo patto a Pentecoste, rivelandoci che non viviamo in un mondo caotico senza trama, e senza significato, ma nella nuova creazione inaugurata che sarà pienamente compiuta al ritorno di Cristo.

Gli eventi storico-redentivi della risurrezione di Cristo e della Pentecoste furono così decisivi che il giorno del riposo fu spostato dal sabato alla domenica. Il giorno del riposo è riconosciuto nel nuovo patto come «il giorno del Signore» (Apocalisse 1:10) e non più come parte del patto della legge. Come disse il vecchio teologo di Princeton B.B. Warfield,

“Cristo portò il sabato con lui nella tomba e portò fuori il Giorno del Signore con la risurrezione”.

Invece di vedere il giorno del riposo come una triste e noiosa lista di ciò che possiamo o non possiamo fare, dovremmo vedere questo giorno come una gioia e una benedizione. È una vacanza settimanale da godere con il popolo di Dio mentre riceviamo i buoni doni dalla sua mano aperta. Osservare il giorno del Signore non garantisce che la tua vita personale migliorerà, ma fornisce al cristiano una serie di benefici. Poiché interrompe la nostra settimana frenetica e ci ricorda che non apparteniamo a questo presente secolo malvagio, ma a Cristo e all’età a venire!

Quindi, oggi, sul giorno del riposo, sul Giorno del Signore, adoriamo Dio in Spirito e verità! Veniamo alla mensa del Signore con fiducia e gratitudine! E godiamoci questo benedetto giorno di riposo che ci indica al sabato glorioso ed eterno nella risurrezione! Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 Pastore Mike

Michael Brown

Rev. Michael Brown è il pastore della Chiesa Riformata Filadelfia e Ministro della Parola e dei Sacramenti dalle United Reformed Churches of North America (URCNA). È l’autore di molti articoli e diversi libri, tra cui Il vincolo sacro: Introduzione alla teologia del patto (2012), Christ and the Condition: The Covenant Theology of Samuel Petto (2012) e 2 Timothy: commentario espositivo sul Nuovo Testamento (2022).

© ligonier.org, © Chiesa Riformata Filadelfia

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